mercoledì 4 giugno 2014

Milano fa ancora paura

Messa ai margini della politica nazionale dal voto domenica, dopo venticinque anni di signoraggio, e in perdita di richiami sui mercati finanziari, Milano fa ancora paura con a sua Procura. Dovendone condannare la gestione, il Csm, il basso ventre del sottogoverno, si astiene. Il supremo consesso dei giudici, che Napolitano presiede, ha scelto di lasciare le cose come stanno.
Tra Robledo e Bruti Liberati la partita è stata triplice. Contro lo strapotere di “Napoli” a Milano. Contro lo strapotere di Magistratura Democratica, gli ex Pci, nelle Procure. E anche, perché no, contro l’arbitrio, le Procure-caserme che un Parlamento tramortito ha votato: il Procuratore Capo è il colonnello comandante, lui ordina e gli altri obbediscono, l’autonomia del giudice, l’obbligatorietà dell’azione penale la stessa legge ha dichiarato bufale.

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