Succedono cose turche
ma non ci è dato saperne nulla. Pazienza la Rai, è la voce del padrone, ma i
giornali?
Il Senato epura due
senatori per dissenso d’opinione e niente. Grasso non ha niente da dire?
Nessuno ha niente da chiedergli? Mezza Europa ha votato contro Bruxelles, anzi
tre quarti, con i nuovi astenuti, e niente. Tutte le facce ora odiose della Ue
stanno sempre lì e nessuno chiede nulla. Le facce di bronzo che il voto ha sconfessato,
Van Rompuy, Juncker, Barroso, Olli Rehn, Almunia, che fanno le stesse pratiche
fotocopia ormai da otto anni, gli anni della crisi e dell’egemonia tedesca. Ci
fanno la guerra attorno a casa, ora sotto i piedi, ora nel cortile di dietro, e
niente. E perché tanto credito a Angela Merkel? Ci ha sderenati, dov’è la
politica, la visione, la saggezza di questa donna e della sua Europa?
Sappiamo le cose come
tutti, perché avvengono. Il giornale invece parla d’altro. Sempre. Le sappiamo
quindi a dispetto del nostro giornale, che però non serve cambiare: sono fatti con lo stesso
stampo.
Si comprano sempre meno
giornali, sempre più edicole chiudono, e non è vero che si leggono online, i
contatti sono comprati – non si scappa: con l’online e senza il giornalismo è professione
che si restringe e si debilita. E uno non può che dolersene. Ma una rivolta
contro i padroni dell’opinione, la confusione, la stupidità? Una rivoltina piccola,
anche isolata? Un giornale, o uno in un
giornale, che dica no?
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