“Non capisco il senso
di questa domanda”. “Non c’è bisogno che lei capisca. Funziona così”. Scontro
di Titani al tribunale di Napoli a Poggioreale, tra Berlusconi e la sua giudice.
Puro divertimento. Tra uno sfacciato e una strafottente. Se non che in
Tribunale in genere si gestisce la giustizia.
Allora, riepilogando:
le Procure fanno il cavolo che gli pare. E i Tribunali pure? E dove andiamo per
avere giustizia?
Inoltre: perché
dobbiamo mantenere la giudice di Napoli, con lo stipendio, la pensione, i fringe benefits, e qualche comparsata alla
Rai? Si diverta pure ma perché a spese nostre?
E Napoli? La Napoli di
Napoli è infinitamente più strafottente di quella di Milano. Dei Borrelli,
Minale, Bruti Liberati & co., dei processi a Sofri, Craxi e Berlusconi cache-sex della Sme, la Rizzoli-Corriere della sera, la corruzione e la
cocaina libere. Non si contano più i processi napoletani a strafottere: di Tortora,
della Juventus (che altro hanno fatto i
giudici integerrimi Narducci e
Beatrice?), della P 4. Mentre per i camorristi dobbiamo aspettare che si
pentano. Ora, condannarci a essere veneti e leghisti, questo Napoli non dovrebbe.
Da ultimo: si è sempre
detto che Napoli non è questa, che Napoli è nobilissima etc. Ma tutti i giudici
sono da tempo napoletani, in tutta Italia, nelle Procure, i Tribunali, la
Cassazione, la Corte Costituzionale, l’Antimafia, il Csm, la presidenza della Repubblica, la
giurisprudenza, la dottrina, e la giustizia è questa. È un sabotaggio? È un
complotto? Chi ce l’ha con Napoli?
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