venerdì 20 giugno 2014

Titani a Poggioreale

“Non capisco il senso di questa domanda”. “Non c’è bisogno che lei capisca. Funziona così”. Scontro di Titani al tribunale di Napoli a Poggioreale, tra Berlusconi e la sua giudice. Puro divertimento. Tra uno sfacciato e una strafottente. Se non che in Tribunale in genere si gestisce la giustizia.
Allora, riepilogando: le Procure fanno il cavolo che gli pare. E i Tribunali pure? E dove andiamo per avere giustizia?
Inoltre: perché dobbiamo mantenere la giudice di Napoli, con lo stipendio, la pensione, i fringe benefits, e qualche comparsata alla Rai? Si diverta pure ma perché a spese nostre?
E Napoli? La Napoli di Napoli è infinitamente più strafottente di quella di Milano. Dei Borrelli, Minale, Bruti Liberati & co., dei processi a Sofri, Craxi e Berlusconi cache-sex della Sme, la Rizzoli-Corriere della sera, la corruzione e la cocaina libere. Non si contano più i processi napoletani a strafottere: di Tortora, della Juventus (che altro hanno fatto i giudici  integerrimi Narducci e Beatrice?), della P 4. Mentre per i camorristi dobbiamo aspettare che si pentano. Ora, condannarci a essere veneti e leghisti, questo Napoli non dovrebbe.
Da ultimo: si è sempre detto che Napoli non è questa, che Napoli è nobilissima etc. Ma tutti i giudici sono da tempo napoletani, in tutta Italia, nelle Procure, i Tribunali, la Cassazione, la Corte Costituzionale, lAntimafia, il Csm, la presidenza della Repubblica, la giurisprudenza, la dottrina, e la giustizia è questa. È un sabotaggio? È un complotto? Chi ce lha con Napoli?

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