Aumentano le tasse, la spesa si taglia,
aumenta il debito. Non c’è logica? Cioè, i giornali non ce la dicono ma è o
ovvio che c’è: non si può ridurre un debito ancorato a una moneta estera, a
cambio fisso, si può solo fallire. Come è successo ultimamente a Argentina,
Messico, Russia, e altri minori. L’euro è l’euromarco, una moneta estera.
Niente nazionalismo tedesco, assicurano
i grandi giornali, a Rio. Solo che a premiare i vincitori tedeschi c’erano, per
la prima volta nella storia, dall’Olimpiade del 1936, il presidente della
Repubblica Federale e la cancelliera, tedeschi. Le cerimonia non era più
sportiva,o quello tedesco è un nazionalismo sportivo?
Rizzoli ha arbitrato benissimo la finale
del Mondiale, commenta Paolo Casarin. Concludendo: “Ha fischiato un fallo che
non c’era dell’ attaccante argentino (Higuaín) sul portiere Neuer”. Cioè: Neuer
ha fatto un doppio fallo, uno su Higuaín, e uno coi pugni, e forse coi piedi,
fuori dell’area – che tutti hanno visto, anche per i tanti replay. Una maniera
per dire non dicendo? Gli arbitri, anche pensionati, come i giudici, sono
maestri del linguaggio doppio.
Abbiamo tifato più Germania o più Argentina?
Più Germania, almeno a giudicare dai giornali. Il 7-1 al Brasile supera
l’immaginazione, tutti eroi i tedeschi.
Un tempo l’Argentina avrebbe spopolato,
per Maradona e per i tanti italiani di laggiù. Oggi, malgrado il papa Bergoglio,
il successo fa aggio. Anche perché l’italianità è un fardello.
Non c’è mai stato tanto turismo al
Giglio come in questi due anni e mezzo di Concordia naufragata. Tutto pieno anzi,
anche d’inverno. Senza contare le gite giornaliere, della parrocchie.
Donatella Stasio aveva dato dieci mesi
fa sul “Sole 24 Ore” una cronotassi esatta alla virgola (mancava solo il nome
della casa di riposo) del Berlusconi in ceppi. Domenica ne ha un’altra
altrettanto precisa per la condanna su Ruby. Che dunque si sa: “meno di due
anni” per ogni capo d’accusa, concussione, corruzione, sfruttamento di minori. Un
caso di profetismo?
Che pena vedere ora questo ora quel
messo di Napolitano, da ultimo il direttore generale Marra, a discolparlo, e il
presidente del Senato Grasso a difendersi di persona, all’assurdo processo palermitano
di Messineo e Montalto. Che colpe deve nascondere il Pd?
O si tratta di spina dorsale? Un caso
eccezionale, poiché senza non si sta in piedi.
Dunque, fu fatto un falso processo a
Napoli, con suicidio incluso, per far cadere la giunta Russo Jervolino. Che
vogliono i giudici?
Naturalmente il successore non c’entra,
il giudice- sindaco. Che fece assessori alcuni giudici di quel processo.
Come già Renzi, il neo sindaco di
Firenze Nardella debutta invitando l’ambasciatore americano per farsene elogiare.
Lui insieme col presidente della Regione Rossi, vecchio trinariciuto Pci. Dopo essere stati per decenni sindaci e città
della pace, cioè sovietizzanti.
È vero che Phillips, all’origine, dice Filippi,
come che vuole come lo scrittore Vidal, si era da tempo comprato un borgo in Toscana,
per farsi nominare ambasciatore.
Fa tenerezza la Flavia Mogherini che va
col suo sorriso ingenuo a stringere la mano al boss ucraino Poroshenko. Dopo,
dice, vado da Putin. Chi glielo fa fare?
Sui fondi neri all’estero con la soprafatturazione
dei diritti tv, dunque, un’assoluzione, per Confalonieri, e una condanna, per
Berlusconi. È l’equità della giustizia ambrosiana. Corroborata da una non-indagine
per il primo acclarato caso di fondi neri sui film, quello di Rcs Video vent’anni
fa (di cui in “Mediobanca Editore”), la società della Rizzoli-Corriere della
sera, di cui era a capo Montezemolo.
Lunedì Paolo Isotta, ricordando il
semi-bluff del “Viaggio a Reims” rossiniano trent’anni fa a Pesaro, scrive: “Il
grande direttore Piero Ostellino m’inviò sul posto…”. Il capo Cultura al “Corriere
della sera” lo censura: “Il direttore Piero Ostellino m’inviò…”. Isotta non ci
sta, e martedì ripristina, in basso nelle lettere, “il grande direttore…”. Non
leggeremo più Isotta?
Il “falso 10” per eccellenza è Totti. Lo è sempre stato, lo
è naturalmente, ha segnato e fatto segnare moltissimo, forse più di qualunque
altro calciatore – in Italia sicuro, forse anche fuori. Luca Valdiserri, che ne
fa la rassegna sul “Corriere della sera”, non lo nomina nemmeno. Valdiserri è
romanista professo, ma cita Pjanic. Giornalismo o cosche?
Il giudice Spiezia, della Procura
Nazionale Antimafia, addetto al coordinamento con la Procura d Milano, denuncia
la scarsa collaborazione della Giudice Boccassini, capo del pool Antimafia di
Milano. Viene allora sostituito dalla giudice Canepa, la quale per prima cosa
dà attestato a Boccassini di piena collaborazione.
In precedenza, anche Canepa criticava
Boccassini.
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