“Homoeopathy, too, he has
practised for ages
……………………………..
Just giving his patient - when
maddened by pain -
Of reform the ten-thousandth part of a grain”. Il malessere delle
riforme è antico?
Il deputato omeopatico che
centellina le riforme, proprio quando il paziente è quasi impazzito, è
uno dei tanti bijoux della raccolta, parte di tre pamphlet in versi – pubblicati anonimi su “The Examiner”, di
attribuzione tarda – contro i conservatori di Robert Peel. Nostalgici di
William Pitt il Giovane, l’Alessandro Magno dei rottamatori, che “era venuto
giù dal paradiso più veloce del treno”, primo ministro a 24 anni.
Altre rime della raccolta sono note
ma in un quadro diverso. Il “Canto di Natale” poi incluso nel “Circolo
Pickwick”, che in originale ha motivi e ritmi poi ripresi da T.S.Eliot - motivi e ritmi da ballata, certo, ma, nel
genere, tipicamente dickensiani. Proditoriamente interpolata nello spassoso
“Pickwick” anche la terribile romanza “La canzone di Gabriel Grub”, dove si
ride della morte. Altri testi si legano alla passione di Dickens per l’opera: teatro
e musica, insieme o disgiunti.
La ballata più famosa è “The Ivy
Green” dal sesto capitolo del “Circolo Pickwick”, un canto all’edera… E invece
no, graziosissime canzoni, duetti e coretti adornano i suoi scantonamenti teatrali
e musicali L’anno dopo il debutto letterario con gli “Sketches by Boz”, 1834, bozzetti di vita urbana firmati come
giornalista con lo pseudonimo Boz, Dickens debuttava pure come librettista d’opera,
con “The Village Cocquettes”, di cui aveva proposto tema e arie al compositore
John Hullah, in sostituzione di un “The Gondolier”, un libretto di cui Hullah
disponeva e che non sapeva come risolvere – nessuno sapeva niente di Venezia.
Due anni dopo recidivava con “The Lamplighter”, il lampionaio, per un
personaggio allora famoso, Macready, direttore del teatro Drury Lane. Il teatro
rigettò il progetto e “Il lampionaio” diverrà un racconto.
Insomma, non un poeta. Ma un
letterato multistrato sì. Questa è una riedizione, con note aggiornate sui
libelli politici e una lunga bioblibligrafia, di F.G.LKitten, 1903, New York,
“The Poems and verses of Charles Dickens”, che aveva fatto in tempo a interpellare
conoscenze e controparti di Dickens su questa sua pratica minore.
Charles Dickens, Poems, Alma
Classics, pp. 133 € 10
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