giovedì 21 agosto 2014

È morto Togliatti

Non c’è Togliatti nel Pd a 50 anni dalla morte. Non alla Rai né negli altri media fiancheggiatori, “la Repubblica”, “la Stampa”, “Corriere della sera” (il “Corriere della sera” ha rimediato adesso, con un pezzo affrettato).  Lo ricorda, a sinistra, solo il giornale di Sansonetti, “Il Garantista”, con molti nomi eccellenti, Biagio de Giovanni, Macaluso, Pietro Mancini, etc. Insieme con i media moderati, il gruppo del “Quotidiano.net”, “Lettera43” e pochi altri.
Appena una settimana fa l’ex leader dei Popolari Fioroni aveva proposto di mettere De Gasperi a santino del Pd. È una conferma, insomma, che il Pd è ora saldamente dc. Ma nell’ex Pci nulla è mutato: resistono sempre l’albagia, la faziosità, il sospetto. Che i media coltivano. Il Pci è in realtà il partito di Berlinguer, che invece il Pd e la sua Rai, con tutti i giornali fiancheggiatori, hanno celebrato in quantità straordinarie.  
Più che la morte di Togliatti la disattenzione odierna, opportunista, sancisce la sterilità del suo comunismo. Ci ha provato, anche lui, a migliorali, e non c’è riuscito. Diremo il Migliore il Grande Incompiuto. Anche nell’intelligenza: non ce ne vuole molto per scoprire che si incensa in sua vece Berlinguer perché cretino politico – uomo probo, virtuoso, devoto di Maria Goretti, etc., buono per i vescovi e i massoni.

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