“Sarà
possibile intercettare con «sufficienti» indizi di colpevolezza, per più tempo,
e senza l’ok del giudice”. Cioè sempre e ovunque, il romanzo “1984” di Orwell tradotto
in realtà. La riforma della giustizia di Napolitano lo renderà immortale, ma
non solo presso i maniaci della lettura. Il ritardo è di appena trent’anni. Ma
giusti giusti, si può dirla una celebrazione.
Su “la
Repubblica”, che anticipa la “riforma” delle intercettazioni, Liana Milella
dice che non basta. La principessa delle croniste giudiziarie dice che così si
limita la giustizia: “Limiti ai pm e mini-bavaglio ai giornali, la stretta in
arrivo sulle intercettazioni”. Come se i lettori di “la Repubblica” non
sapessero leggere.
Tutto
questo il giorno dopo la giubilazione – siluramento si diceva al tempo dell’Urss
– di Palmiro Togliatti, col suo linguaggio doppio. Napolitano, Milella e “la
Repubblica” non se ne sono accorti?
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