Tutto quello che dovremmo sapere ma di cui non si
parla:
Trimestre su
trimestre, l’Italia è in recessione da tre anni esatti. In recessione “tecnica”,
cioè statistica. Di fatto lo è da sette anni.
Da ventidue anni l’Italia è in ristagno. Il pil pro capite è aumentato in Italia nei 22 anni del 2 per cento in termini reali. Nelle altre grandi economie d’Europa è aumentato tra il 20 (Francia) e il 32 per cento (Gran Bretagna). Gli investimenti sono sempre in calo in termini reali: è una economia senza futuro.
Da ventidue anni l’Italia è in ristagno. Il pil pro capite è aumentato in Italia nei 22 anni del 2 per cento in termini reali. Nelle altre grandi economie d’Europa è aumentato tra il 20 (Francia) e il 32 per cento (Gran Bretagna). Gli investimenti sono sempre in calo in termini reali: è una economia senza futuro.
I poveri
assistiti dalla Caritas sono cinque milioni, il doppio che nel 2007.
Secondo l’Istat
i poveri - persone senza mezzi di sussistenza - sono “oltre”sei milioni, un
decimo della popolazione. Sono raddoppiati in quattro anni.
Secondo la chiesa, sono dieci milioni, ora, i poveri.
“Bonus, scontro
negozianti-Renzi: “Invisibile!” Il bonus non c’è stato? Renzi non ha stravinto
le elezioni? La recessione non sarebbe stata peggio senza? In recessione non è
ora l’Europa?
Le vendite dei
giornali si sono dimezzate in sette anni, da sei a tre milioni di copie – e una
parte cospicua della diffusione è gonfiata, non sono copie vendute. Non per
l’effetto sostituzione: i boom della lettura online sono in larga misura
artefatti, con l’acquisto di blocchi di contatti. C’è probabilmente una crisi
della lettura, una disaffezione dell’opinione pubblica verso l’informazione
giornalistica. Ma c’è anche un effetto risparmio: un’edicola su quattro ha
cessato l’attività.
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