Dopo la recessione, lunga cinque anni
ormai, la guerra: che Europa è questa? Perché, pur addebitando a Putin tutte le
colpe del mondo, non si può nascondere la verità: è l’Europa che ha voluto la
guerra civile in Ucraina. Che ha promosso, finanziato e consigliato la
“rivoluzione” arancione. Che ha messo gli ucraini contro i russi dell’Ucraina. Che
vuole la Nato alla porta di Mosca.
Non per stupidità. Sono troppi gli errori nella
maniera d’essere dell’Europa che si accumulano da tempo, e tutti a senso unico.
Di un’Europa mal governata o altrimenti insensata. Il raddoppio dei prezzi con
l’euro – di che mettere fuori mercato la più flessibile (impoverita) delle economie.
La burocratizzazione, benché rifiutata dalle tante elezioni “europee”. L’egemonia
tedesca sulla Commissione, sul Parlamento, e sull’Unione. Per la
burocratizzazione, e per l’improvvido allargamento della Ue all’Est
germanizzato. Con una recessione indotta e costante da un quinquennio, mentre
il resto del mondo ha riperso a crescere a buon ritmo. E ora la sfida con la
Russia, fingendo che non c’è, così per inerzia.
Un’Europa irriconoscibile. Che si dice nordica,
ma è in realtà l’Europa tutta, poiché Francia e Spagna ne sono la volenterosa
stampella, e l’Italia è inetta.
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