Dalla
nuova Commissione alle strategie economiche, alle piccole polemiche c’è ormai
consolidato un Nucleo Nordico al comando dell’Unione Europea. Costituito da
Angela Merkel e attorno a Angela Merkel, con gli “esecutori volenterosi” Olanda,
Belgio, Finlandia, Austria, paesi Baltici. Un nucleo “nazionale”, quale che sia
il governo in questi paesi, di destra o di sinistra indifferentemente.
C‘era
un asse franco-tedesco al centro della Ue, ma da tempo non c’è più: la riunificazione
tedesca da un lato, e dall’altro una serie di presidenze deboli a Parigi -
Chirac, Sarkozy, Holande - hanno modificato i pesi e squilibrato l’asse. Parigi
ha voce a Bruxelles e Francoforte solo nella burocrazia (le pratiche,
soprattutto quelle dell’antimonopolio e per i finanziamenti), senza effetto
sulle politiche. Una presidenza e un governo socialisti in Francia, e un
governo a metà socialista a Berlino non incidono in nessuna misura in senso
socialista sulle politiche europee, che restano ancorate a Berlino e Angela
Merkel.
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