Effetto Renzi anche sui giudici, il
“Corriere della sera” ripesca oggi l’onesto Buccini per dirlo: non ci sono più
giudici del Pci, anzi non c’è neppure il Pci, non c’è mai stato. Nessuno è stato
comunista, scappano tutti.
Spataro, che non indagò per odio
politico sull’assassinio di Tobagi? Il Pci, mai sentito. O Caselli. Si smarca
anche Donatela Ferranti, giudice di Magistratura Democratica e onorevole presidente
della commissione Giustizia – era già renziana in petto? Il più serafico è Emiliano, un giudice che D’Alema fece
sindaco di Bari. Alla riconferma Emiliano perse il primo turno, e allora, il lunedì
stesso della sconfitta, il giudice Scelsi fu richiamato dalla ferie, il “Corriere
della sera” convocato a Bari e la scopata di Berlusconi con la confidente D’Addario
messa in rete – D’Alema ne aveva parlato in campagna elettorale, ma non chiaramente,
non abbastanza. Non molti anni fa.
Solo Colombo insiste, ma lui non è più
in carriera. E non si sa se più scervellato o malpensante. Nel 1998 affossò la
riforma D’Alema dicendo che ricattava i giudici. Ora è disperato perché la
riforma si fa con convinzione: “ Il rischio adesso non è che si agisca perché
si è ricattabili, ma perché si è … convinti”.
Anzi no, l’unico “toga rossa¸ intransigente e visionario”
resta Ciccio Misiani. Il giudice che i giudici compagni fecero morire
diffamandolo. Ma Misiani se lo ricorda solo Buccini.
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