lunedì 22 settembre 2014

Le sirene di Céline

Fa senso leggere in copertina “un inedito”. Avveniva nel 1998, quando la figlia dello scrittore, Colette Destouches, “scopriva” il racconto fiabesco che il padre aveva scritto per lei a tre o quattro anni, e la madre, Edith Follet, aveva illustrato. Sullo stile mille e una notte: Mouck, piccolo vagabondo, si perde nel deserto, incontra un gigante, poi una principessa strega, un visir, un genio, che gli inventa il mare, dove guidato dai nanetti trova infine le sirene.
Il genere fiabesco sarà sempre un’ambizione di Céline, al fondo di una scrittura che passa agli annali per sulfurea. Era un tenero. Un tardivo omaggio di una moglie e una figlia di cui lamenterà con insistenza l’estraneità – le sirene che tanto cercherà nei pantomimi, i balletti, le féeries.
Céline, Storia del piccolo Mouck

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