La recessione è una depressione:
“L’Europa è in quella che si può
definire una triple dip recession,
con il reddito che è caduto non una ma tre volte in pochi anni, una recessione
veramente inusuale” – Josph Stiglitz, premio Nobel per l’Economia, nella lectio magistralis cui è stato invitato dal presidente della Camera Laura
Boldrini il 23 settembre.
“L’Europa sta perdendo 2000
miliardi di dollari l’anno rispetto al proprio potenziale di crescita” - id.
“In molti paesi europei siamo di
fronte non a una recessione, ma a una depressione” - id.
“In Europa le riforme strutturali
sono quasi tutte viste dal lato dell’offerta, con obiettivi come l’aumento dell’offerta
o della produttività. Ma i problemi sono legati a una debolezza della domanda,
non dell’offerta. Le riforme strutturali sbagliate aggraveranno, attraverso la
riduzione dei salari e l’indebolimento degli ammortizzatori sociali, la
debolezza della domanda aggregata”, con più disoccupazione e incertezza - id.
I paesi Ue che hanno adottato i
maggiori tagli “hanno avuto le performance peggiori. Non solo in termini di
pil, ma anche in termini di deficit e debito pubblico… Se il pil decresce anche
le entrate fiscali si riducono e questo non può che peggiorare la posizione
debitoria degli Stati” – id.
“Un basso rapporto tra debito e pil
è l’idea che sta dietro il fiscal compact. Ma non c’è nulla nella teoria
economica che offra un sostegno ai criteri di convergenza adottati in Europa” -
id.
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