mercoledì 15 ottobre 2014

Alvaro prende le misure

Cinque racconti, un abbozzo di dramma e cinquanta poesie, tratti dal fondo Lico a Vibo Valentia. Parte di una massa di poesie, racconti, lettere, fotografie del “giovane Alvaro”, dal 16 ai 21 anni, anche manoscritti, “con la sua grafia inconfondibile”, assicura il curatore Vito Teti, o dattiloscritti, “con le sue correzioni e i suoi interventi sui testi, che apportava già nelle primissime prove di scrittore”, da lui stesso affidati negli anni a Domenico Lico, un ex compagno di liceo a Catanzaro che avrebbe voluto scriverne la biografia. Le poesie, che scrisse abbondanti a partire dal 1911, sono qui riordinate e presentate da Pasquale Tuscano. Il racconto lungo del titolo, di una quarantina di pagine, farà da quinta a “Gente in Aspromonte”, sulla vita in famiglia, tra i genitori ancora giovani, e nel paese.
In copertina un bellissimo giovane, in collo alto e plastron, di raffinata eleganza. Ma da subito professionale, della serietà che sarà il suo segno, con la ricerca di affinamento costante. “Un Paese” è stato affidato da Alvaro a Lico nel 1940, ma era stato scritto nel 1916 a Livorno, dove si sottoponeva a una serie di interventi chirurgici per le ferite riportate in guerra.
Corrado Alvaro, Un Paese e altri scritti giovanili (1911-1916), Donzelli, pp. 350 € 26

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