Svanito
il tormentone Dudù, la coppia di Arcore è ora riverita patrona dei diritti
delle minoranze, dell’ambiente, del calcio perfino pulito. Lui addirittura
esemplare nell’espiazione della pena, diligente nei turni alla casa di riposo,
amorevole coi ricoverati. E forse ha ragione anche contro i suoi giudici
Esposito. A quando Berlusconi santo? La pala d’altra è facilmente componibile:
la Pascale penitente a destra nel trittico, a sinistra un gay strappato
all’inferno.
Era
forse inevitabile, la santificazione dopo la dannazione – anche il vecchio Pci
usava appropriarsi dei “morti”, di qualsiasi parte. Ma il partito di Milano ha
accelerato la riconversione, dopo una persecuzione astiosa di vent’anni. Con
decine di pagine contro ogni giorno, e centinaia di libri ogni anno. Per un
motivo, per una volta, non celato: il recupero di Berlusconi mira a troncare la
sua relazione con Renzi, per non fare la riforma della giustizia, delle Camere,
del governo e della Pubblica Amministrazione. La funzione pubblica deve restare
miserabile, assolutamente non va “efficientizzata”.
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