Dice che c’era un errore, che la lettura
è stata affrettata, che Vitali non è così, ha scritto cinquanta libri, i premi
li ha meritati, e uno ci riprova. Qui il prevosto viene investito dei propositi
di matrimonio di un giovane, e deve indagare sulla promessa, una sorella
Ficcadenti.
Un prevosto, che sarà mai? Uno si pone
tutti gli interrogativi, per farsi coinvolgere, ma è solo il parroco. Da non
credere. C’era un prevosto anche nel precedente best-seller di Vitali. I
carabinieri lo investivano di un caso serio, un giovane prete scoperto al
casino, con una tripla (aveva pagato per “una tripla”), e lui non poteva
sorridere.
La differenza si può fare con Piero Chiara, stessi luoghi, più o meno, lacustri, stessi paesi, stesse chiacchiere, un abisso. Un’altra epoca, seppure solo dell’altro ieri, un’editoria molto meno barbara.
Andrea Vitali, Premiata ditta sorelle Ficcadenti, Rizzoli, pp. 447 € 18,50
La differenza si può fare con Piero Chiara, stessi luoghi, più o meno, lacustri, stessi paesi, stesse chiacchiere, un abisso. Un’altra epoca, seppure solo dell’altro ieri, un’editoria molto meno barbara.
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