La finanziaria di Renzi sarà approvata oggi da Barroso. Per un motivo semplice: una diversa percezione del presidente del consiglio italiano e leader del Pd da parte della cancelliera Merkel.
Renzi leader del Psd, il partito socialista democratico europeo, sta sparigliando le carte politiche a Berlino, nel governo di grande coalizione, tra cristianodemocratici e socialdemocratici. I socialisti, che per un anno si sono limitati ad appoggiare la politica deflazionistica della cancelliera Merkel, sono tentati di chiedere un cambio di rotta. La tentazione cresce ogni giorno col manifestarsi dei segnali negativi anche per l’economia tedesca.
Renzi leader del Psd, il partito socialista democratico europeo, sta sparigliando le carte politiche a Berlino, nel governo di grande coalizione, tra cristianodemocratici e socialdemocratici. I socialisti, che per un anno si sono limitati ad appoggiare la politica deflazionistica della cancelliera Merkel, sono tentati di chiedere un cambio di rotta. La tentazione cresce ogni giorno col manifestarsi dei segnali negativi anche per l’economia tedesca.
Il
governo tedesco è cambiato in Germania da un anno, meno omogeneo di quello conservatore
degli anni 2009-2013. Merkel governa ora coi socialisti, per i quali una politica
di puro contenimento della spesa potrebbe diventare un harakiri politico. Da
qui le speranze riposte nell’azione del governo italiano in sede europea per un
cambio di rotta.
Uno
smarcamento, il tentativo socialdemocratico, che Angela Merkel ha subito
contrato, come è nella sua tecnica di governo – giocare d’anticipo, su
avversari e alleati. L’intervista di Schaüble ieri, per la prima volta dopo
quattro anni aperto all’Italia, ne è un segno: se ci dev’essere un cambiamento vuole
essere le, il suo partito cristiano-democratico, a governarlo.
Sullo
sfondo c’è – emersa da qualche tempo in Germania – un’opportunità per i
socialdemocratici, sia pure remota: di spostare il voto cristiano-democratico,
fino ad ora monolitico. Renzi può aiutare ad abbattere anche in Germania il Muro.
A scalfire il blocco conservatore, per il quale la Spd è ancora veleno.
Renzi
è per l’opinione tedesca l’unico capo di governo che è uscito confermato dal
voto europeo di fine maggio. E l’unico leader del Psd che le ha vinte. Su
posizioni politiche che offrono ai socialisti tedeschi l’opportunità di rivoltare
contro Angela Merkel il suo stesso camaleontismo - fare da destra le politiche
della sinistra. In passato lo scambio di posizioni ideologiche era stato
tentato dal partito socialdemocratico, senza successo. Schröder ha liberalizzato nei primi anni 2000 il lavoro, sia pure a carico della spesa pubblica, e la Spd ha perso due elezioni di
seguito, con larghissime defezioni. Ha perso i suoi propri voti senza
guadagnarne uno solo del centro-destra. Il cristianodemocratico può ora
cominciare a pensare anche in Germania come in Italia, e cioè che può votare
socialista, che non è anatema – il voto in Germania è ancora molto
ideologizzato.
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