In
dubbio e sotto tiro non è il debito pubblico italiano, ma il fronte ostile
contro l’Italia che si è manifestato a Bruxelles e Francoforte con gli stress
test, alla Commissione uscente e con alla Bce. È questo che agita i mercati. È a
questa ostilità, non tanto surrettizia, che i mercati guardano con
preoccupazione, non ai 2 miliardi di capitale che Mps in qualche modo troverà.
Che
gli stress test servissero a
movimenti speculativi, più che al consolidamento delle banche, era perfino
ovvio. Ma sotto tiro sono venute solo le banche italiane. E per un motivo
preciso: l’isolamento dell’Italia contro l’asse Merkel-Draghi. Per motivi
politici: la tenuta dei cristiano–democratici tedeschi, e personale di Angela
Merkel, contro la marea antieuropea crescente. E quindi su basi nazionalistiche,
creando e ravvivando un nemico-fantoccio di comodo.
Le
banche italiane sono a giudizio generale le più solide patrimonialmente in
tutta la Ue. E non corrono rischi dal lato titoli pubblici, di cui sono larghe sottoscrittrici.
Il debito rimena alto, ma è sotto controllo. Il bilancio pubblico è a norma Ue.
Lo spread ne tiene conto, che non è
peggiorato. Ma gli stress test hanno isolato
l’Italia, e le banche italiane soto tiro, Con possibili ripercussioni negative
sullo spread.
Sempre
per lo stesso motivo, viceversa, gli stress
test hanno esteso il vantaggio comparato sull’Italia dalla Germania a
Francia e Spagna. Ciò è possibile solo sullo sfondo dell’isolamento dell’Italia:
Francia e Spagna non hanno i conti in ordine con i patti Ue, e fanno galoppare l’indebitamento.
Gli
stress test hanno inoltre chiarito la
posizione della Bce. Draghi è solo nominalmente a favore della stabilizzazione
finanziaria dell’eurozona. Di fatto è obbediente esecutore della politica di isolamento
dell’Italia. Come già con la lettera contro l’Italia dell’estate 2011, ora con
gli stress test, organizzati in modo
da portare su tutte le banche del blocco tedesco, comprese quelle spagnole
tecnicamente fallite, facendo capire che l’Italia è un sorvegliato speciale del
blocco di comando della Ue, e forse una vittima sacrificale.
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