Virano
al rosso le Borse per le ridotte previsioni di crescita della Gerrmania da
parte dell’Ifo, l’istituto per la congiuntura tedesco. Anche. Ma di più perché si rianalizzano gli
stress test delle banche organizzati e comunicati dalla Banca centrale europea.
In particolare delle banche tedesche, che sono la ruota debole del sistema, e
invece gli stress test hanno detto le più solide. Ma anche delle banche
francesi, anch’esse promosse a pini voti da Draghi, benché legate a un’economia
in sofferenza da tempo, e per almeno ancora un paio d’anni Gli stress test,
cioè, hanno attizzato i dubbi, proponendosi esplicitamente come fasulli..
Era
inevitabile, peraltro, ed è accaduto. Nella maniera peggiore, l’esame a cui le
banche si sono sottoposte essendosi rivelato truccato. E rivelato non a
speciali indagini ma dichiaratamente, come un provocazione. Un invito alla
speculazione. Inevitabile se una banca centrale sottopone le banche su cui
vigila alle voci. L’esame pubblico delle banche è un falso omaggio al mercato:
le banche non si governano esponendole al ludibrio e mettendole in difficoltà
con prove impossibili – o favorendole con finte prove. Un’indagine da cui le
banche (ex) centrali dei paesi aderenti alla Bce sono state escluse. Se non è
speculazione, è delinquenza.
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