Ha presieduto il tribunale che ha assolto
Berlusconi e poi, dopo un viaggio a Lourdes, si è dimesso dalla magistratura. Si
è dimesso per “una decisone solitaria, maturata a lungo, meditata”, a un anno dalla pensione. Maturata a lungo ma
dopo la sentenza, evidentemente.
Il pio giudice poteva opporsi all’assoluzione,
non l’ha fatto, ma vuole farci sapere che non era d’accordo: è evangelico,
vuole lo scandalo.
Il
giudice Tranfa, si chiama così, la sua conversione è andato raccontarla a
“Repubblica”. Un modo per aggirare l’obbligo della segretezza sulle
deliberazioni in camera di consiglio. Una furbata, è in questo senso che il
giudice intende l’illuminazione. Ridendo magari in cuor suo, ma confermando che
Milano è la città della Controriforma. Di beghini corrotti, che queste
ipocrisie vuole credibili. non una
Ma il
pio giudice che fa come il papa “il gran rifiuto” è più in lite col diavolo
Berlusconi o non con la Procura laico-napoletana – lui è di Ceppaloni, come
Mastella? Furbata per furbata, tutto è possibile.
Il sovrintendente dell’Opera di Roma
difende il licenziamento dell’orchestra e del coro, e il in mantenimento in
attività di 278 dipendenti a motivo delle loro “professionalità artistiche,
tecniche e artigianali di assoluta eccellenza, di primordine a livello
mondiale!”. Aveva paura che la concorrenza glieli rubasse?
E che fanno queste eccellenze senza l’orchestra
e il coro, cioè scnza l’Opera?
Questo sovrintendente, se non fosse
esistito, era difficile inventarlo. Ma lui non è un problema, il problema è che
il sindaco di Roma, il governo, i giornali gli credono. Accecati dalla fede?
Emozione e commozione in Vaticano
attorno al Sinodo del buon papa Francesco, che non vede l’ora di riabilitare la
gaytudine. Ma fulmini contro i sindaci di Roma e Milano che vogliono registrare
i matrimoni già contrati fuori e validi nella normativa europea. I vescovi
vogliono celebrarli loroo? Col velo bianco?
Quello che impressiona nei verbali della
Bce su Cipro dati dalla Bundesbank al “New York Times” è che la Francia fosse
anch’essa per il fallimento dell’isola. Il governatore della Banque de France
per conto di Sarkozy. Un cretino così non s’era ma visto in politica, un
cretino politico.
Si tiene a Torino un vertice europeo
sull’occupazione. Un centinaio di manifestanti si raccolgono per protestare e
si scontrano con la polizia. La notizia per il Tg 1 è questa. Saranno
cattolici, ma impostori?
“Da noi le siringhe costano quattro
centesimi”, spiega Luca Zaia, presidente del Veneto a “Repubblica”, “ci sono
Regioni che le comprano a 26”. Sta’ a guarda’ ‘r capello?
“In Sicilia ci sono 22 mila guardie
forestali, contro le 400 del Veneto”, afferma ancora Zaia a “Repubblica”. O non
sarà che le Alpi hanno fatto secessione dal Veneto?
C’è un’inchiesta Ruby-ter conro
Berlusconi, un terzo processo cioè, e per essa si chiede un proroga dopo due
anni di indagini. In effetti, i giornali da qualche tempo languono.
Si fa il
Ruby-ter anche dopo l’assoluzione di Berlusconi. Milano teme le tre giudici che
lo ordinarono – ordinarono che tutti i testimoni a favore di Berlusconi, una
quarantina, siano processati per falsa testimonianza. Ora bisogna trovare le
pezze d’appoggio.
Ma non c’è solo Berlusconi, c’è anche
Pantani, e c’è sempre il calcio, dacché al giudice Salvini hanno tolto i remake
di piazza Fontana. Pantani si può prorogare in mille modi: Vallanzasca, notorio
galantuomo, la camorra, qualche amante. Anche Mauri, del calcio-scommesse. Ora, qualcuno si
divertirà con Mauri, e con Pantani morto, ma perché pagare per questo? I
giudici, le Procure, le polizie.
Il professore Rezza, direttore per le
malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità, esclude che gli immigrati
dei barconi possano avere l’ebola per questo motivo: “Non è che, faccio per dire,
(l’immigrato) prende l’aereo per
arrivare in Libia e poi si affida agli scafisti”. Perché, come altro arriva alla
costa libica, attraverso il Sahara, migliaia di km., e magari è una donna
incinta un bambino? Non s’insegna nulla
a questi professori? Un po’ di geografa, per esempio.
Il professore dice pure che, comunque, dato
che il virus colpisce solo tre paesi, “magari si potrebbe chiedere a tutti (gli
immigrati clandestini) la nazione di provenienza”. Ebola è un dramma, ma il
professore?
Platea muta da Floris mentre Crozza si
esercita, con lazzi e frizzi, sui 40 anni di (non) governo Pd a Genova. Il
primo applauso arriva alla fine, quando Crozza dice che Berlusconi invece che a
Genova va a cena con Luxuria. Poi dce che Floris ha perso il pubblico.
Però Renzi non va bene. Ognuno dei
soliti ospiti di Floris ha agio di dire il suo non-pensiero, indisturbato. Quan
do Alberto Quadrio Curzio si avvia a spiegare, in breve, che la manovra – meno
tasse sul lavoro etc. – si può fare, Floris gli toglie la parola. E non gliela
ridà per tutta la serata.
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