Le
banche europee si sono salvate con robuste iniezioni di capitale pubblico. Quelle
tedesche si sono salvate come quelle anglo-americane, con nazionalizzazioni mascherate.
Con soldi pubblici cioè regalati alle banche private. Contro ogni divieto di
aiuti di Stato. Che per l’occasione “Bruxelles” si è dimenticata di applicare.
Gli
interventi pubblici si sono avuti in questo ordine e dimensione: Germania 250
miliardi, Spagna 60, Irlanda 50, Olanda 50, Grecia 40, Belgio 19, Austria 19,
Portogallo 18. L’Italia viene ultima con 4 miliardi.
Il
dato non è segreto, è nelle statistiche Eurostat – ne diamo conto per esteso in
“Gentile Germania”. Ma solo ora la Banca d’Italia lo rende noto in dettaglio e
lo ufficializza. Anche polemicamente: con un terzo degli aiuti tedeschi,
“avremmo avuto un surplus di 77 miliardi”, ha detto il vice-direttore generale
Panetta.
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