Questa recessione è una depressione:
Crolla in Europa la domanda
soprattutto per investimenti. Il vice-presidente della Bce Constâncio calcola
la caduta dell’investimento privato nell’Unione in 354 miliardi (-15 per cento),
a fronte di una caduta dei consumi privati di 17 miliardi (- 0,2 per cento). Il
dato di Constâncio è vecchio, 2007-2011, ma nei tre anni successivi il calo è
da considerarsi incrementato.
Maggiore è il crollo dell’investimento
pubblico, bloccato in quasi tutti i paesi dell’Unione, Germania compresa.
“Peggio del 1929”: se n’è accorto anche
Padoan. La recessione è italiana a europea, ed è in realtà una depressione: non
se ne esce per automatismi di mercato, senza un deciso e ben indirizzato intervento
pubblico. Tutto l’opposto delle politiche fiscali, o ricetta tedesca.
Da quando è cominciata la crisi si
registrano 62 mila nascite in meno mediamente ogni anno. In sette anni e mezzo di crisi la popolazione - italiana di italiani - si è ridotta di mezzo milione.
È ora disoccupato in Italia un giovane – fino
ai trent’anni – su due.
L’osservatorio congiunturale dell’“Economist”
registra nel terzo trimestre incrementi del pil calanti in metà dei 54 paesi in
lista, e un pil negativo in sette.
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