La
caccia a Renzi potrebbe essere finita oggi con l’intervista di Schaüble, il
ministro tedesco delle Finanze e dell’Economia. La sua prima, non richiesta, ai
media italiani. In cui da severo censore per tre anni dell’Italia si trasforma
in patrono di Renzi. Con una sviolinata, anch’essa non richiesta,
alla Francia socialista.
Schaüble
vuol dire Merkel: il centro-destra del governo di Berlino. È, non detta ma trasparente
lungo tutta l’intervista, una sorta di larga intesa che il ministro tedesco
delle Finanze e dell’Economia propone a Renzi. In quanto leader del partito e
del governo di sinistra più forti in Europa.
È un
riflesso della situazione interna, dove soffiano venti di crisi a un anno dalla
formazione della Grande Coalizione. Di fronte al rallentamento accertato dell’economia,
i socialdemocratici sono tentati di lasciare il governo: che la disoccupazione
cresca, con otto milioni di minijob, sarebbe intollerabile. A meno che la destra
non adotti una politica di sostegno alla ripresa. Per salvare la coalizione, l’ipertattica
Merkel offrirebbe aperture ai piani di Renzi per il rilancio. Piani generici,
che potrebbero soddisfare i socialisti alleati senza urtare senza smettere la
durezza sciovinista del suo elettorato
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