In materia di sommerso e evasione
fiscale “i tedeschi sono molto più birichini degli italiani, soprattutto quelli
dell’Est. Ci tratto dieci ore al giorno, dunque so di che parlo. Sono i
magliari d’Europa, peggio di calabresi, siciliani e campani, che guidano la
classifica del sommerso” in Italia. A tratti
Franceschi, cui Lorenzetto fa questa lunga intervista, è spiritoso. Ma
raramente. La pubblicazione è quasi un “redazionale” – la pubblicità mascherata
da articolo.
Il titolare della Grafica Veneta (“l’uomo
che fa i libri”) è un altro imprenditore della Provvidenza che vuole ascendere
in politica. Forse con Passera, se ancora esiste. Comunque in quell’area lì,
dell’ho ragione io. Ha fato qualche apparizione da Floris o da Vespa – da tutt’e
due – e non vede l’ora, ci ha proprio preso gusto. Singolare è in tutta l’intervista
l’assenza di senso politico, malgrado la verve
e gli stimoli di Lorenzetto. “Io e la mia azienda” è tutto, anche gli altri
imprenditori veneti gli danno fastidio: molti successi aziendali, grandi fatturati,
grandi margini, e molti consigli inascoltati ai politici, che non fanno come
dice lui, è così semplice. Ma, poi, Grafica Veneta lavora senz’altro bene,
anche se ha fato fortuna con Harry Potter. Però non è vero che è la sola in
grado di produrre un libro in 24 ore, l’on
demand va veloce in tutto il mondo, siamo tutti autoeditori e queste cose
le sappiamo.
Fabio Franceschi-Stefano Lorenzetto, L’Italia che vorrei. Il manifesto civile
dell’uomo che fa i libri, Marsilio, pp. 173 € 14
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