lunedì 6 ottobre 2014

Un altro on demand per la politica, con Harry Potter

In materia di sommerso e evasione fiscale “i tedeschi sono molto più birichini degli italiani, soprattutto quelli dell’Est. Ci tratto dieci ore al giorno, dunque so di che parlo. Sono i magliari d’Europa, peggio di calabresi, siciliani e campani, che guidano la classifica del sommerso” in Italia. A tratti  Franceschi, cui Lorenzetto fa questa lunga intervista, è spiritoso. Ma raramente. La pubblicazione è quasi un “redazionale” – la pubblicità mascherata da articolo.
Il titolare della Grafica Veneta (“l’uomo che fa i libri”) è un altro imprenditore della Provvidenza che vuole ascendere in politica. Forse con Passera, se ancora esiste. Comunque in quell’area lì, dell’ho ragione io. Ha fato qualche apparizione da Floris o da Vespa – da tutt’e due – e non vede l’ora, ci ha proprio preso gusto. Singolare è in tutta l’intervista l’assenza di senso politico, malgrado la verve e gli stimoli di Lorenzetto. “Io e la mia azienda” è tutto, anche gli altri imprenditori veneti gli danno fastidio: molti successi aziendali, grandi fatturati, grandi margini, e molti consigli inascoltati ai politici, che non fanno come dice lui, è così semplice. Ma, poi, Grafica Veneta lavora senz’altro bene, anche se ha fato fortuna con Harry Potter. Però non è vero che è la sola in grado di produrre un libro in 24 ore, l’on demand va veloce in tutto il mondo, siamo tutti autoeditori e queste cose le sappiamo.
Fabio Franceschi-Stefano Lorenzetto, L’Italia che vorrei. Il manifesto civile dell’uomo che fa i libri, Marsilio, pp. 173 € 14

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