Felicemente sorpreso l’incolpevole
Modiano, Nobel francese oggi per la Letteratura a sei anni appena dal
precedente – che anch’esso aveva premiato Le Clézio a sorpresa. La scelta ha
risolto il dilemma dei giurati del premio. Che doveva andare a un israeliano –
Grossmann era il candidato in pole, con Amos Oz –
ma non ha potuto per ragioni di equilibrio politico. Né per lo stesso motivo a
Philip Roth, peraltro indigesto a molti nella comunità ebraica. Il premio a
Modiano è comunque alla Memoria, con un retrogusto critico.
Anche qui Modiano gioca con la memoria,
tra Parigi e Berlino. In una vicenda però non politica, ma dell’essere e non essere
in amore, organizzata a suspense. Più spesso nella sua opera ha privilegiato la
Memoria politica, in tutti i sensi. Dello sterminio e delle viltà. Solitamente
nella Parigi occupata. Tra figure sempre dall’identità precaria, e quindi ambigue,
esuli, stranieri, sradicati, assimilati. Per lo più nati quando “Berlino fumava
sotto le bombe”, fatto inspiegabile per tutti, e più se da genitori ebrei. Con
molti riferimenti, diretti e indiretti, al padre, ebreo schedato, che nel 1943
sfuggì alla deportazione per suoi oscuri traffici con la polizia di Vichy e gli
occupanti. Con sentimento sempre della Colpa, indistinta e quindi non
esorcizzabile.
Anche questa è una storia di colpa
oscura, e sradicamento in patria, di insicurezza. Tra due esseri “sempre di
passaggio, e sul chi vive”, pur non sapendo perché. tra false identità, tanto
più gravose perché non scelte, oscuramente obbligate. Lei è francese, nata a
Berlino, con un nome fittizio, quali si prendevano nell’assimilazione, accolta
ovunque tra indifferenza e sospetto. E dallo stesso innamorato con non più
della curiosità. Lui è andato avanti e indietro nella vita col sentimento di
essere stato “complice di un delitto apparentemente piuttosto grave, un
complice secondario, tanto che non era stato ancora identificato,:ma comunque
complice”, senza sapere “di che cosa “. Perseguitato da una madre, supposta, e
da un ostilissimo sedicente padre, che sempre lo dicono indebitato con loro. Un
peso di cui non sa, non può, liberarsi. Patrick Modiano, L’orizzonte, Einaudi, pp. 153 € 13
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