Si
può dire la Germania “il paese più corrotto d’Europa”? Forse no. Ma, appunto,
forse: a questo punto siamo. O che “siamo in una dittatura sottile fatta di
banchieri e massoni”. Forse no, forse sì – perché non si vede chi ci governa,
non per il nostro interesse. A otto anni dall’inizio della crisi, l’Europa ha
un prodotto lordo inferiore del 3 per cento a quello del 2007, una
disoccupazione al 12 per cento, il doppio di quella americana, con un debito
pubblico cresciuto di un terzo. Tutto troppo al di sotto della soglia
dell’errore, e dunque non lo è: ci vuole applicazione per coniugare recessione
e deflazione, e dove è finito tutto quel debito pubblico in eccesso?
Si
dice: la colpa è della Germania. Ma è dell’Europa. Si può anche intendere: la
Germania è l’Europa. Che però non ha armi micidiali in mano. Dove sono tutti
gli altri, e che fanno?
Questo Grilo dà sempre l’impressione di essere un po’ “cotto”. Ma è lo stesso che diceva Telecom fallita dieci anni fa. Ed era vero. Anche
allora tutti lo sapevano, ma non si doveva dire.
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