È la riedizione
della scelta operata da Maria Piera Candotti vent’anni fa, in chiave femminista,
nella congerie di rifacimenti e ampliamenti cui Frazer sottopose il suo opus magnum.
Per dire, paradossalmente, che il matriarcato non esiste. È un’evoluzione, ammette
lo studioso, dal comunismo sessuale primitivo, ma niente più. Ricorda alcuni
casi, delle isole Pelew, e della tribù dei Khasi, nel Malayam, provincia
nord-orientale dell’India, entro l’Assam. Che ripetono le strutture note dell’Egitto dei faraoni: clan esogamici matrilineari,
la madre sola proprietaria, eredità avunculare, le antenate privilegiate nei
culti sugli antenati, divinità femminili a protezione della casa, culti e
profetismi femminili. Ma è e resta maschilista.
Questi casi
Frazer registra come rarità. La “regola generale” è che “la società è stata in
passato e – poiché non muta l’umana natura – sarà con ogni verosimiglianza
anche in futuro governata soprattutto dalla forza maschile e dall’intelligenza
maschile”. Ci sono eccezioni, ma “la teoria di una ginecocrazia è davvero un
sogno di visionari e pedanti”. La stessa predominanza di divinità femminili, tra
i Khasi e altrove, è creazione maschile: le grandi religioni sono creazioni maschili.
Si può
dargliene credito considerando le sopravvivenze, a Bagnara in Calabria, nella
Sardegna barbaricina, nello stesso progressista stato indiano del Kerala, oggi
come un secolo fa nelle ricerche di Paul Lafargue, tra i Nair. Ma questa fenomenologia, sociale più che religiosa,
non è nelle corde di Frazer. La curatrice ha estratto questi testi dall’edizione
1907-1912, la terza, in dodici volumi, del “Ramo d’oro”, più il supplemento
aggiunto nel 1937. Sono testi che non si trovano tradotti nell’edizione
ridotta, approntata da Frazer nel 1922, e poi servita per le traduzioni. In italiano
si edita sempre quella dell’editore romano Stock del 1925, opera di Lauro de
Bosis, lo scrittore che insegnava italianistica a Harvard, dove è ricordato con
una cattedra, e morirà nel 1931 a trent’anni nel mare della Corsica, inseguito dagli areei
di Balbo, dopo un volo-beffa su Roma con lancio di manifestini antifascisti. L’edizione
Stock sarà ripresa da Pavese nel 1950 per Einaudi, e dal 1965 da Boringhieri. Questa
edizione mette insieme pagine tratte dal secondo volume dell’edizione integrale, “Adonis, Attis, Osiris”, quarta parte, e dal supplemento del
1937.
James
G.Frazer, Matriarcato e dee-madri,
Mimesis, pp. 98 € 5,90
Di più
questa scelta dice indirettamente su Frazer. Lo studioso scozzese è più una
figura di autodidatta. Alla maniera dei grandi repertoristi americani di quegli
anni, quali Charles Lea (celibato dei preti, confessione obbligatoria,
inquisizione), Alexander Del Mar (storico e critico della economia), James Ford Rhodes, specie diffusa tra fine Ottocento e primo Novecento. Mauss, Lévi-Srauss e Wittgenstein
ne fanno un “letterato”, uno convincente. A prescindere dalla verità di ciò che
assume.
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