C’è
molta non informazione, e anche disinformazione, sulla crisi europea. Mentre i
fatti sono noti ai più, e più in Germania. Ne dà alcuni casi “Gentile Germania”,
loc.cit.:
“Il predominio
tedesco si è in breve irrobustito ovunque: nel fiscal compact, nel commercio estero, e soprattutto nelle banche. La
Germania ha potuto ricapitalizzare le Landesbanken, le banche regionali organi
del sottogoverno, con sovvenzioni che la Ue proibisce, senza scandalo del Commissario
alla Concorrenza Almunia. Lo stesso che invece arcigno contesta al piano di
rilancio del Monte dei Paschi il “futuro”, “possibile” ricorso ad aiuti di
Stato. Un assurdo, se non fosse una politica. Da parte di uno noto a Bruxelles
per essere “il tedesco”, benché spagnolo.
Almunia non è il
solo tedesco di complemento – lo sono stati di più Draghi, come vedremo, e
Monti: il vincente beneficia di una forte attrattiva. Per tutto il tragico 2012
giornalisti e giornali illustri promossero in Italia una campagna anti Fiat, colpevole
di non cedere l’Alfa Romeo alla Volkswagen, su
indicazioni e indiscrezioni Volkswagen. La Fiat diceva di no, che non
vendeva, e quelli insistevano che sì, l’Alfa andava venduta a Vw, e dicevano
anche come.
“La prassi non è
insolita. Il caso preclaro è di Leoluca Orlando, che da “consigliere giuridico”
trent’anni fa sacrificò il distretto minerario di Agrigento alla Salz u. Kali,
dea germanica dei sali marocchini. Fu premiato con una laurea in Filosofia,
anche se da un’università secondaria”.
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