domenica 16 novembre 2014

Renzi appeso alla Calabria

E se domenica prossima la Calabria votasse a destra? È un’ipotesi possibile, mentre non lo era fino a due mesi fa, e metterebbe Renzi sulla graticola. Soprattutto se alle concomitantie Regionali in Emilia il suo candidato vincesse con con una percentuale bassa, come si ipotizza.
Una sconfitta in Calabria non era ipotizzabile fino alle primarie due mesi fa, che hanno incoronato il candidato di D’Alema, Mario Oliverio. Il quale ha organizzato le primarie e poi le liste con una serie di vecchie glorie, Adamo, Loiero, Fuda, Sculco, Zavettieri. L’esito è che il centro-destra, che partiva battutissimo, per le disavventure giudiziarie del suo presidente Scopelliti, costretto alle dimisisoni dalla legge Severino, e per le divisioni tra berlusconiani e Alfano-Casini, ha recuperato, e potrebbe vincere. I grillini in libera uscita, che a Reggio Calabria alle comunali hanno votato tutti per il candidato di Renzi, alle regionali si orientano più verso Wanda Ferro, candidata carismatica della destra – una “destra-sinistra” - che verso Oliverio. Mentre, “Renzi o non Renzi”, il web-pd è arrabbiato con se stesso.  
Ma anche in caso di vittoria Renzi dovrà inventarsi qualcosa: sarebbe a rischio minoranza nel partito. In caso di sconfitta non sarebbe responsabile, poiché la campagna elettorale del centro-sinistra è stata fatta contro di lui. Ma porterebbe il peso della prima sconfitta elettorale alla prima elezione politica. Mentre resterebbe punito dalla vittoria di Oliverio: la Calabia, benché marginale nel contesto politico nazionale, fungerebbe da banco di prova per le primarie e le aggregazioni delle sette più importanti regioni che voteranno in primavera.

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