Se
ci fossero gli ex voto politici, molti bisognerebbe accendere a un altarino di
Putin: le sanzioni contro la Russia hanno indotto dopo un decennio di petrolio
a 100 dollari, dieci volte il suo prezzo, una remissione del castigo. Non intero,
ma già sostanzioso, il 30 per cento in poche settimane..È l’effetto delle
sanzioni.
L’Opec
che si riunisce in regime di prezzi calanti e decide di con contrastarlo conferma
tre cose. Che la decisione è degli Usa. È formalmente dell’Arabia Saudita, del
Qatar e degli Emirati Arabi (Abu Dhabi e Dubai tra gli altri) che l’Opec condizionano,
in sostanza degli Usa. Che il prezzo del petrolio è politico. Che la politica
era prima in favore degli scisti bituminosi nordamericani, petrolio puzzolente
e carissimo, che è economico solo a un prezzo altissimo, e ora contro la
Russia, grande esportatrice di greggio e gas (il prezzo è collegato). Per scardinarne
i bilanci.
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