Stiamo
facendo la guerra alla Russia per che cosa? Per dare la libertà all’Ucraina di
entrare nella Nato. E perché l’Ucraina dovrebbe entrare nella Nato? Perché così
decidono i suoi governanti autonomamente. Quanto autonomamente? E autonomi da
che cosa? Dato che questi governanti eroi della libertà irrimediabilmente si
rivelano affaristi, molto, da Julia Timoshenko all’attuale dirigenza. Eletti
liberamente, ma quanto liberamente?
E
che cos’è la Nato? Non si sa più esattamente: da tempo gli Stati Uniti non
parlano con l’Europa. Da Bush senior, quindi da un quarto di secolo.
Coincidenti con la caduta del Muro. Ma non con la fine della guerra fredda? E
che cos’era la guerra fredda: una guerra al bolscevismo o una guerra all’Europa
– magari dell’Europa stessa, ma questo non importa (l’Europa si è sempre
distrutta volentieri)?
Per
il cinquantenario, quindici anni fa, gli Stati Uniti proposero un allargamento
della Nato all’“arco della crisi” orientale. Con una forza di pronto intervento
apposita. In difesa della democrazia. Una sorta di Onu occidentale, armata? Una
polizia della democrazia? Ma la proposero larvatamente, e senza specificare
quanto orientale. All’Afghanistan? Al Pakistan? E comprendendo il conflitto palestinese?
Forse fino al Caucaso, si sussurrò. Ma non si disse. Dopo la Georgia anzi non
si disse più niente.
La
forza di pronto intervento, a comando unificato, non si costituì, gli Stati
Uniti preferiscono agire da soli, di propria iniziativa, per finalità anche
fuori dagli statuti dell’Alleanza, associandosi di volta in volta chi ci sta, i
“volenterosi”. Che non sempre sono membri dell’Alleanza. A partire dalla guerra
del Golfo nel 1991, e poi da quella alla Serbia - per un Kossovo indipendente
di cui era ed è a capo una banda di malfattori. In Libia e ora nell’Irak
settentrionale associandosi i potentati arabi del Golfo e la Giordania.Gli
stessi con i quali avevano armato e finanziato l’Is che ora combattono - dicono di combattere ma non combattono.
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