Le sanzioni contro Putin si radicano
negli eventi di vent’anni fa, quali allora si potevano registrare – cinque anni
dopo ci sarà la guerra alla Serbia, con la creazione dal nulla di un Kossovo
indipendente
“Questa
settimana ha cambiato tutto in Jugoslavia: è nata la Grande Serbia. Dopo ottant’anni esatti da Sarajevo. E cambia
tutto l’assetto europeo:
-
la Russia si rincuora con questa grande vicina, la cui causa fa l’unanimità nel
suo popolo,
-
la Russia non ha più bisogno di Washington
e di Bruxelles, né della benevolenza Nato, ma può di nuovo ambire da potenza a
quello che non ha avuto: pari dignità,
-
la Serbia è un paese militante, cioè efficiente, al contrario della vecchia
Urss, che era una comunità eminentemente civile, e i golpe miserevoli dei suoi
generali e marescialli lo hanno dimostrato: potrebbe essere anche un esempio di
efficienza per la Russia, sia per la società civile, che si sta disintegrando,
sia per i militari sbandati,
- l’area
intermedia dell’Europa orientale avrà un altro polo di attrazione, che potrebbe
influire su Macedoni, Bulgari, Ucraini,
-
la Germania, anche se la governa il super-europeista Kohl, dovrà tenerne conto:
prima o poi finirà la politica cui Adenauer ci aveva abituati per quasi
quarant’anni, di una Germania dentro
l’Europa e l’Occidente, e tornerà il vecchio gioco di bascula tra Occidente e Oriente,
-
che ne sarà dell’Unione Europea?
-
e della Nato? Gli slavi saranno abbastanza flessibili (furbi) da tentare ora un
appeasement?”
Nessun commento:
Posta un commento