venerdì 5 dicembre 2014

Il contenimento della Russia

Le sanzioni contro Putin si radicano negli eventi di vent’anni fa, quali allora si potevano registrare – cinque anni dopo ci sarà la guerra alla Serbia, con la creazione dal nulla di un Kossovo indipendente
“Questa settimana ha cambiato tutto in Jugoslavia: è nata la Grande Serbia.  Dopo ottant’anni esatti da Sarajevo. E cambia tutto l’assetto europeo:
- la Russia si rincuora con questa grande vicina, la cui causa fa l’unanimità nel suo popolo,
- la Russia non ha più bisogno di Washington e di Bruxelles, né della benevolenza Nato, ma può di nuovo ambire da potenza a quello che non ha avuto: pari dignità,
- la Serbia è un paese militante, cioè efficiente, al contrario della vecchia Urss, che era una comunità eminentemente civile, e i golpe miserevoli dei suoi generali e marescialli lo hanno dimostrato: potrebbe essere anche un esempio di efficienza per la Russia, sia per la società civile, che si sta disintegrando, sia per i militari sbandati,
- l’area intermedia dell’Europa orientale avrà un altro polo di attrazione, che potrebbe influire su Macedoni, Bulgari, Ucraini,
- la Germania, anche se la governa il super-europeista Kohl, dovrà tenerne conto: prima o poi finirà la politica cui Adenauer ci aveva abituati per quasi quarant’anni, di una Germania dentro l’Europa e l’Occidente, e tornerà il vecchio gioco di bascula tra Occidente e Oriente,
- che ne sarà dell’Unione Europea?
- e della Nato? Gli slavi saranno abbastanza flessibili (furbi) da tentare ora un appeasement?”

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