La
rivoluzione come maschera del vuoto interiore. La sfida (ricerca) della morte
del rivoluzionario Kyo é meno estetizzante, come si è detto, che filosofica:
mascherare il senso di vuoto, del niente. Malraux si manifesterà in seguito
uomo d’azione e ben sicuro di se stesso, se non
del reale. Ma la “condizione umana” sceneggia con angoscia.
L’azione
rivoluzionaria di Kyo-Malraux, “sfuggire ala coscienza del vuoto dell’esistenza
umana”, Simone Weil accostava al suo tempo, 1933, al “divertissement” di Pascal
- piuttosto diversione che divertimento (e un divertissement nel quale Simone Weil sospetta Pascal includesse
anche la religione): “Ciò che fa il fondo del romanzo, e l’unità dei suoi
personaggi, anche i più dissimili, è la nozione del divertimento nel senso in
cui Pascal ha usato questo termine, cioè l’idea che l’uomo non può prendere
coscienza di se stesso senza un’angoscia intollerabile causata dal sentimento
del suo proprio niente, e si getta nell’azione per perdere coscienza di sé e
per fuggire questa angoscia”.
André
Malraux, La condizione umana
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