Musate a ripetizione per papa Francesco
a Istanbul in due giorni. Dal presidente Erdogan, dal muftì, dalla stampa. Che
ci fa in effetti un papa in un paese che ieri si voleva europeo e oggi, a
ventiquattro ore, si vuole islamico? Che pratica cioè la taqiya, la dissimulazione coranica, con disinvoltura.
“La fiducia in Renzi cala sotto il 50%”
è l’apertura gigante del “Corriere della sera”. Riusciranno a buttarlo giù? Magari
per fare posto a Salvini.
Anche in Puglia alle primarie votano
oltre 100 mila persone, come in Calabria. Il Pd si mobilita solo attorno ai
candidati “dalemiani”, del vecchio apparato – o lo mobilita l’apparato. Senza
apparato non c’è partito?
“Il
falso mito dell’inglese, né democratico né redditizio” tuona su “Lettura” del
“Corriere della sera Michele Gazzola. “Inglese idioma per l’Europa” propone
invece Tullio De Mauro – come il latino lo fu dell’impero romano, etc., la
solfa nota. La confusione delle lingue, o dei linguisti.
Giusto una dozzina di righe, in un
sommarietto, per Renzi sul “Sole 24 Ore”: “Lite Renzi Camusso: il premier: gli
imprenditori sono eroi – replica della leader Cgil: e i lavoratori?” Dare il colpo
e nascondere la mano? O questo governo che minaccia di durare non ci piace? Gli
imprenditori italiani fanno gli affari di notte, quando il governo dorme.
Escono nel Classici del Pensiero Occindetale Bompiani gli scritti di Togliatti. Da Luciano Canfora elevati al rango di
Gentile: “Entrambi scelsero di essere organici a un disegno politico”, chiosa
organico sul “Corriere della sera”. Il filologo è baro?
Sei pagine di pubblicità Unipol sui
maggiori quotidiani a nessun fine –
pubblicità finanziaria, al più cara. Petizione di benevolenza?
“Quanti italiani sano che davanti a loro
è stato proclamato il califfato e si tagliano le teste?”, chiede a Francesco Battistini
il generale Haftar, che in Libia cerca di opporsi. A chi lo dice.
Non a Battistini personalmente, che è l’unico,
sembra, a sapere che l’Italia confina con la Libia.
“Senza trattativa, senza discussione” la Bce ha inviato la famosa messa in mora al governo italiano dell’agosto 2011 nel mezzo della crisi dello spread, che ha acuito. Trichet insiste su questo inciso con Ferruccio de Bortoli in un incontro pubblico a Firenze. Ha la coscienza sporca?
L’Italia ha qualche problema di bilancio
nel bilancino Ue. Ma ce l’hanno anche, ben più grossi Francia e Belgio. È per questo
che il giudizio della Ue resta sospeso? È per questo.
Le banche tedesche hanno in portafoglio
crediti immobiliari sopravvalutati di un 25 per cento, e restano
“strutturalmente vulnerabili” alla crisi economica. Lo dice la Bundesbank e
dunque è così – è almeno così. Ma la
Bce negli stress test non se ne è
accorta.
Dopo aver osteggiato il fondo
investimenti Ue da 300 miliari, Katainen se ne fa il patrono. È stato messo lì
del resto per gestirlo. Poi si dice che Angela Merkel non è una statista.
L’acqua costa il 9 per cento in più in
due anni, 130 euro. L’acqua che abbiamo voluto pubblica. Un aumento che si
giustifica per i necessari investimenti. Che però non si fanno, né per
migliorare gli invasi, né per migliorare il trasporto, né per i depuratori.
La Lega non aumenta i voti in Emilia,
solo la percentuale. Ma il build-up di
Salvini è inarrestabile: è il nuovo idolo e non si discute. Eccetto che la
taumaturgia, ha tutte le virtù: parla
semplice, è giusto coi rom e gli immigrati, ha una visione internazionale, da
Putin a Le Pen, e balla bene.
La voglia di Lega è sempre intatta, a
Milano e fuori.
È anche giusto: Bossi è l’unico politico
che il comico Crozza tratta rispettosamente.
L’Iva sugli ebook al 4 per cento è
contraria alle regole europee.
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