“Votavo
Pci”, confessa Roberta Pinotti, ministro della Difesa, a Tv2000, la rete della
Cei, la conferenza dei vescovi italiani: “Lo sentivo il partito più attento a
quelli che ritenevo gli ultimi, secondo una mia lettura del Vangelo”. Pinotti
si vuole al Quirinale, come cattolica dopo un laico (ex) comunista (ma il posto
non dovrebbe toccare a una donna?), e prende posizione. Turandosi il naso di
riserve, non si sa mai.
“Mi
sono iscritta al Pci nel 1989”, confessa Pinotti sempre alla tv dei vescovi,
“l’anno della svolta di Occhetto che chiamò a raccolta anche Acli e Caritas”.
Non l’anno della caduta del Muro. “Graecia
capta ferum vincitorem coepit”, ma chi è qui il vinto e il vincitore:
l’(ex) Pci o la (ex?) chiesa?
Renzi
nazionalizza Taranto, Il giorno di Natale. Nel silenzio. Di ammirazione?
È
vero che il Pd (e la Cgil) pullula di
omuncoli. Ma perché i grandi giornali li tengono a galla? Che non hanno nemmeno
registrato la formidabile sberla.
“Intercettare”,
anche senza video, almeno uno dei trafficanti di immigrati no? Un aiutino,
magari alla Libia, magari per prevenire gli inevitabili naufragi, no?
Gli investimenti europei - il “Piano Juncker” salva-Europa - si
sono ridotti da 300 miliardi a 21. In tre anni, Da dividere per i 28 paesi
della Ue. Senza critiche né autocritiche – tace perfino il Rottamatore. Poi il
voto antieuropeo è una sorpresa e una barbarie.
Non
tanto piccolo per la verità: nel 2014 sarà stato un affare da un miliardo.
Si
fa scandalo dei rimborsi fantasiosi ai consiglieri regionali. Trascurando di
dire che sono la trasformazione del rimborso spese ai politici eletti in
salario accessorio, non tassabile, disposta da Violante quando era presidente della
Camera, copiata dai parlamentini regionali. Per una cifra pari quasi ovunque
alla retribuzione, da “giustificare” con pezze d’appoggio anche non
significative.
Lo
scandalo è anche confinare nelle cronache le spese pazze alle follie
dell’opposto schieramento, tacendo del proprio.
Cronache
romane in festa: solo il 15 per cento degli abitanti rispetta la precedenza ai
pedoni sulle strisce, mentre a Milano è il 45 per cento: si dimostra che la
capitale è un cesso.
Il
sondaggio si basa sulle dichiarazioni di duemila persone in sei città. Cioè
niente: è bastato che sei o sette milanesi si siano detti virtuosi, come in
effetti si dicono.
Le
stesse cronache romane il giorno prima hanno celebrato il record di turisti, 12
milioni e mezzo nei primi undici mesi del 2015, che ingombrano i passaggi
pedonali e anche i non passaggi di mezza città. Se a Milano ce ne fossero anche
solo uno spicchio, diciamo uno o due milioni?
“Nonostante
la crisi, i servizi che non funzionano, la micro e macrocriminalità dilagante,
la sporcizia ovunque, Roma piace sempre”, commentano sul “Corriere della
sera-Roma” Ester Palma e Lilli Garrone. Non sarà peggio altrove? O non sarà che
“Corriere della sera-Roma” vedono nero?
“Solo
il 4 per cento degli investitori consultati da Royal Bank of Scotland crede che
il piano Juncker funzioni”. Lo sanno tutti, ma il “Corriere della sera” deve
ricorrere al capo ufficio studi di Rbs per farselo dire. Dobbiamo credere?
Finalmente
Esselunga può aprire un supermercato a Livorno. , il sindaco non è più (ex)
Pci. A venticinque anni dalla caduta del Muro.
Intercettazioni
con video e arresti in massa di terroristi in Abruzzo. A fini di prevenzione,
di gente che potrebbe fare terrorismo. Il cui capo ha 93 anni. Mentre non si
indaga su terroristi dichiarati. Che possono bloccare i treni la vigilia di
Natale. Perché i primi sono fascisti e i secondi i sinistra?
Bisognerebbe
togliere la giustizia ai giudici. E ai carabinieri?
“Gli
errori arbitrali con Juve e Milan inquietano la Roma” è la prima del “Corriere
della sera-Roma”: “Gli errori di Rocchi e Rizzoli con Juve e Milan sono costati
il distacco in classifica dai bianconeri”. Lo stesso giornale ha pubblicato il
giorno prima la foto falsa di un rigore non fischiato per la Roma. Poi dice che
i romanisti sono turbolenti.
Lo
stesso giornale non ha mai rilevato i grossi favori arbitrali alla Roma col
Sassuolo. Mentre i tifosi romanisti allo stadi la pensano diversamente, non
facendosi prendere al gioco dell’arbitro cornuto. I romanisti sono più intelligenti
di Garcia e del “Corriere della sera”?
Dunque
c’era pure Sergio Zavoli a votare la fiducia venerdì notte al Senato. Avendo
Zavoli 91 anni, ci si chiede che facesse al Senato alle sei o le sette di mattina:
non poteva lasciare il posto a qualcuno di più sveglio?
Delusissimi
i cronisti giudiziari per la nomina di Lo Voi alla Procura di Palermo. I più
parteggiavano per Lo Forte, della grande stagione annunci della Procura
Caselli, qualcuno per Lari. Lo Voi non è una buona fonte?
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