L’arresto del pd di Messina Genovese “Repubblica” confina al secondo
giorno in dieci righe. E non ha una riga per i novant’anni di Macaluso, celebrati
al Senato, con Grasso e Napolitano. Per la crisi dei giornali?
“Repubblica-Palermo” pure, trascura Genovese. Eccitata dal ponte
sull’Oreto, i pini della circonvallazione, e il mafioso col sussidio
disoccupazione (è il primo?).
Dunque, l’inchiesta non era inventata,
un giudice ha dato ragione al pm Robledo che accusava i gestori di Expo 2015 di
malversazioni. Sembrerebbe una cosa enorme. Ma non c’è scandalo, Milano si
assolve.
Forse per solidarietà col Procuratore
capo Bruti Liberati, che non voleva l’inchiesta.
Un’altra inchiesta su Expo 2015 Bruti
Liberati ha tolto a Robledo, competente per materia, e l’ha passata a
Boccassini. Fra i due giudici c’è differenza?
Ma
Russell Crowe, il “Gladiatore”, è stato benedetto dal papa oppure no? I
giornali italiani sono divisi, ma è importante saperlo. Perché poi dobbiamo
andare a vedere il suo film, “Noah”, che ha portato a propagandare in piazza
San Pietro.
O il papa non l’ha benedetto perché
“Noah” è stato bandito dai paesi mussulmani?
Allelujah per il via libera della Corte
costituzionale tedesca al Fondo europeo salva stati, 700 miliardi. Meno male,
la Germania è grande. Nessuno – ma proprio nessuno - ricorda che la Germania ha
speso per salvare le sue banche (e associate, in Austria, Belgio, Olanda), la
stessa cifra, ma di soldi europei benché senza Fondo, nel 2006-2009. Senza
chiedere il parere di nessuno.
Scioperano mercoledì i mezzi pubblici, il terzo sciopero
in tre mesi a Roma. E si apre a tutti la ztl, la zona a circolazione limitata,
dove durante la chiusura si respira. Si può dire annullato con gli scioperi
l’effetto chiusura domenicale della città al traffico, per la terza domenica. È
un gioco, virtuoso, molto – moriremo di politicamente corretto.
“Milano, la procura isola il pm: «Nessuna
inchiesta insabbiata»”, assicura Colaprico su “Repubblica” martedì. Non è vero.
Ma è comprensibile, c’è un po’ d’irritazione perché il Csm ha privilegiato
nella confidenza dello scandalo il “Corriere della sera”.
La Procura di Milano ha insabbiato
(“chiuso in cassaforte”) l’inchiesta sull’asta pilotata per la privatizzazione
di Sea, la società degli aeroporti, esattamente fino al giorno di chiusura dei
termini per l’asta stessa. Altrove ci sarebbero stati arresti per questo, non
denunce – dopo due anni – al Csm. Ma a
Milano, e al Csm, si può.
La pagina di “Repubblica” martedì sul (non)
scandalo alla procura di Milano s’infioretta di un “breviario” di Gianluca Luzi:
“Il Milan sembra il Pdl ultima fase. Ma del Milan non si può dare la colpa ad
Alfano”. Ne sentivamo la mancanza: manca effettivamente Berlusconi in questo
nuovo colpo di teatro della giustizia di Milano. Non ci sarà un errore?
“Solo il 5 per cento dello spazio aereo è
controllato”, lamentano le security americane dopo la scomparsa dell’aereo in
Malesia. Spiateci tutti.
Il partito Democratico del Veneto
“abolisce” i mendicanti. Anzi, meglio, gli accattoni. È più economico che dargli
da mangiare?
Il giorno delle sanzioni europee, “il
colosso russo Rozneft socio forte di Pirelli”. Con Rozneft, assicura “Repubblica”,
Tronchetti Provera disinnescherà la guerriglia dei fondi (americani).
In un’intervista con Cazzullo, Macaluso
fa migliore storia del Pci che il pallido Spriano e anche Bocca:
Non ci vuole molto, i segreti sono
manifesti, solo un po’ di onestà.
L’intervista di Macaluso, la lettura più
sapida del “Corriere della sera” lunedì 17, non si può leggere online (quindi
girarla col link, etc.). Che come tutti i siti non è selettivo, raccoglie di
tutto – cioè sì, bisogna voler escludere qualcosa.
Quando Craxi fece il governo nel 1983,
“ricordo che Berlinguer s’infuriò”, dice Macaluso: “Non l’avevo mai visto così
arrabbiato”. Un genio.
Si capisce retrospettivamente che
Scalfari non registrò l’evento su “Repubblica”- un socialista a palazzo Chigi,
per la prima volta. Non un commento su questo, una segnalazione comunque
dell’evento. E anche il titolo: a corpo contenuto come per un qualsiasi giorno
vuoto di notizie. Era per non infastidire Berlinguer.
Una volta si vinceva in case e si
perdeva fuori casa: il”fattore campo” era (quasi) imbattibile. La Lazio vince
invece fuori casa, in casa perde o al più pareggia. Ha lo stadio contro, i
tifosi. Che non fanno nulla per la squadra, altro che il tifo, ma sono in grado
di distruggerla. Sono il riflesso della politica.