martedì 20 gennaio 2015

Cosa (non) copre Mafia Capitale

Sotto il nome di Mafia Capitale e sotto le figure di Carminati e Buzzi, facilmente sinistrabili, la Procura di Roma nasconde due sistemi di illecito normale di proporzioni enormi. Uno è il settore pelosissimo del volontariato, o terzo settore: dell’assistenza pubblica data in appalto – il business della povertà. L’altro è quello immobiliare, in deroga o in eccesso della norma che prevede l’ampliamento di un 20 per cento delle cubature esistenti, a fini residenziali (la norma era intesa a favore dei piccoli proprietari). Uscendo di casa, nel quartiere giardino di Monteverde, si trovano di quest’ultimo filone a ogni passo esempi mostruosi. Quasi tutti in ex conventi, o in aree del Vicariato. Le cubature non sono aumentate del 20 per cento, come consente la legge, ma del 400-500 per cento. Così i via Innocenzo X, ora sotto sequestro. Il giardino è stato cancellato per una mega-edificio. I vigili della ex XVIma circoscrizione , ora XII, avvertiti, non ci trovarono nulla d’illecito. La Circoscrizione, stabilmente di sinistra come tutti noi, disse che non era di competenza. Alla fine, su sollecitazione di un consigliere comunale Sel, i lavori furono bloccati. Finché il costruttore Guarnera non trovò il compagno Buzzi e la pratica si risolse.
Lo stesso avviene in via Vincenzo Monti,stesso quartiere, stessa circoscrizione. Dappertutto dove gli ex conventi vengono riadattati, mostruosi palazzi sorgono su quel 20 per cento di cubature in più. Nel quartiere di Monteverde i giardini, anche con alberi di alto fusto, vengono sradicati come nulla fosse. Bisogna solo pregare in un ritorno delle vocazioni, che i conventi si riempiano di nuovo: non c’è altro mezzo per limitare la corruzione.

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