domenica 4 gennaio 2015

Il golpe continua, al Quirinale

Friedman ripropone il suo best-seller con un nuovo capitolo e un ricordo. Il capitolo è sulla fine del governo Letta e sull’amarognola luna di miele del governo Renzi nei primi mesi di vita. Nulla che non si sappia, ma concentrare in poche pagine i “gattopardismi” del partito Democratico - le mine che il partito vincente si mette – è un promemoria utile, volendo capire.
Il libro si ripropone in realtà in vista del ricambio al Quirinale. Friedman insiste sulla scoperta che fece la fortuna della prima edizione del suo libro, che Napolitano preparava il governo Passera-Monti sei mesi prima della crisi dello “spread”. E la corrobora con la reazione infuriata dei collaboratori del presidente. Fino a cancellare – è la materia del medaglione – il patrocinio presidenziale al Premio America della Fondazione Italia Usa, perché premiava, tra i tanti, Friedman. Lo fa in una prosa stucchevole autoincensatoria, ma un fatto è un fatto: si va a eleggere un presidente della Repubblica di cui non si conosco i poteri, ultimamente perfino golpisti. Altro che protezione della Costituzione.
Alan Friedman, Ammazziamo il Gattopardo. La storia continua, Rizzoli, pp. 338 € 13

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