Nelle
stragi di Parigi manca il complotto, arguiva ieri questo sito, di cui invece si
sarebbero tutte le “prove”. Il romanzo antislamico di Houellebecq annunciato per
il 7 gennaio. Giorno della strage a “Charlie Hebdo”. Di un capolavoro
annunciato peraltro inesistente un mese prima: venduto in libreria senza
titolo, e anzi senza testo. Che fu mandato in tipografia e in traduzione una
settimana prima di Natale. Tanta fretta non si giustificherebbe col fatto che
il 7 gennaio doveva succedere qualcosa?
Bene,
ma non è tutto. Houellebecq è un provocatore, prima che uno scrittore. “La
religione più cogliona è l’islam”, l’ha detto già nel 2001. Con l’elogio del
puttanesimo, “molto ben retribuito”. Dopodiché si è esiliato per una dozzina d’anni
in Irlanda e Andalusia, per le tasse. È anche sacerdote onorario dei raeliani,
una setta di extraterrestri.
Resta
da accertare se, poi, ha venduto il romanzo, il 7 gennaio. Se i lettori non hanno
disertato le librerie.
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