Una
buona mezzoretta Eco illustra da Fazio la macchina del fango che è diventato il
giornalismo in Italia. Faceto come sempre ma implacabile: esempi, ricordi,
citazioni, tipi accumula per un quadro a ogni battuta più devastante. Una pausa
per riprendersi, poi uno passa alle partite, lietamente se la squadra del cuore
ha vinto. Uno passa alla “Domenica Sportiva”, e che ci trova? Venti minuti di
niente, per passare il tempo in attesa del big match in notturna, e sono le 23.
Poi la partita in notturna, questa domenica è Napoli-Juventus. Bene.
Ma
la partita si esaurisce in pochi secondi di immagini. Quindi venti minuti di
Tardelli che si scusa a destra e a manca di (non) aver detto che la Juventus ha
giocato meglio – ha vinto 3-1. Quaranta minuti per dire che, forse, la Juventus
ha fatto goal in fuorigioco – senza vedere la maglietta azzurra, quindi del
Napoli, che tiene in gioco gli avversari. E siamo a mezzanotte: a mezzanotte, dopo ottanta
minuti, niente calcio alla “Domenica Sportiva”.
Eco
non si sarebbe scandalizzato. Ma perché non si può più vedere il calcio in tv?
Perché la Rai ha il monopolio del calcio? Perché il calcio, la Juventus per
esempio, si affida alla Rai?
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