“Questo non è un libro sul passato,
è un libro sul presente”. È per questo che Sergio Berlinguer, “Ambasciatore, Consigliere Diplomatico di tre Presidenti
del Consiglio dei Ministri (Cossiga, Forlani e Spadolini) e Segretario Generale
del Quirinale, nel settennato più difficile e controverso della storia
repubblicana, quello di Francesco Cossiga”, non ha trovato un editore, a
differenza del primo cronista di nera. Il suo libro non è on editabile,
giusto in una collana regionale, “Storia della Sardegna”, di un editore locale,
a distribuzione circoscritta. Come se fosse uno scambio tra corregionali,
Berlinguer e Cossiga - cugini peraltro, non tra di loro, ma del marchese
Enrico. Perché?
Perché Sergio Berlinguer non ha un
segreto da divulgare. Cioè sì, il segreto ce l’ha, ma non è palatabile: è “una
riflessione seria e pacata sul fenomeno delle Br”. Andando a ritroso da Moro, dal
perché Moro fu dichiarato da Enrico Berlinguer “morto per noi”, anche se fosse
uscito vivo dalla prigionia, e lo fece dire a Cossiga, allora ministro dell’Interno.
Che lo confiderà per iscritto a Spadolini, sperando che lo storico
intraprendesse una ricerca con gli strumenti giusti, o delegasse alla ricerca
uno storico verace. Ma Spadolini era, a tratti, “fanciullesco”, come tutti
sanno e il consigliere attesta. La “riflessione” dovrebbe farsi sulle Br, il
Pci e Mosca.
Anche su altri passaggi. Per esempio
la non votazione di Spadolini per il Quirinale, dopo che Forlani e Andreotti s
erano bruciati in una dozzina di votazioni: era l’uomo più indicato ma si passò
direttamente a Scalfaro. O gli umori variabili di Cossiga al Quirinale. Ma il
principale sono le Br:
Che dirne? La presidenza di Cossiga
con Sergio Berlinguer segretario generale, che seguiva a Leone, costretto da
Enrico Berlinguer artatamente alle dimissioni, viene ora rivalutata come una
delle più corrette, dal punto di vista costituzionale, dopo Einaudi, nella storia
della Repubblica. Forse persino troppo prudente, malgrado le “esternazioni” del
“picconatore” e la sua ciclotimia. Cossiga, il suo consigliere attesta anche
questo, visse la presidenza col morso alla bocca.
Sergio Berlinguer, Ho visto uccidere la prima Repubblica,
Carlo Delfino Editore, pp. 352, ill., € 20
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