domenica 18 gennaio 2015

La sanità pubblica è privata

Eccetto che per il Pronto Soccorso, e per l’alta chirurgia, per la quale però impone attese di mesi e anche di anni, la sanità pubblica si è marginalizzata. È come una macchina mangiasoldi che gira a vuoto. Non proprio ma quasi, perché coi suoi altissimi costi si è messa fuori gioco.
Il ticket per le analisi è spesso più esoso del costo dell’analisi stessa, per cui il paziente trova più conveniente pagarsi l’analisi. Le casse mutue e perfino le assicurazioni trovano più conveniente praticare alcune attività in proprio, fuori dal sistema sanitario nazionale. Le fisioterapie da alcuni mesi, e le cure riabilitative. La diagnostica e la piccola chirurgia già da anni.
Molte cliniche trovano più conveniente lavorare in convenzione con soggetti privati. Cha garantiscono i pagamenti. Il che consente di calmierare i tariffari per i servizi offerti.
Lo stesso Pronto Soccorso peraltro più spesso che non si fa pagare.
La sanità pubblica è praticamente tornata al ruolo che aveva prima del 1970 e del Ssn, di copertura dell’urgenza, e dell’alta chirurgia. Ma con un’offerta insufficiente rispetto alla domanda (necessità, bisogno), benché a costi decuplicati.  

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