venerdì 9 gennaio 2015

L’isolamento europeo

Non c’è solo la crisi economica a isolare l’Europa nel concerto mondiale. Dove si teme che la deflazione possa essere contagiosa, e un cordone sanitario si è apprestato, di misure monetarie e facilitazioni agli investimenti di enormi dimensioni, dagli Usa alla Cina e al Giappone.
Perché dell’Ucraina non è stata investita l’Onu? Perché all’Onu c’era e c’è una maggioranza vasta contro le manovre occidentali in quello sventurato paese. Cha la Ue ha portato allo smembramento, senza mai alzare un dito per difenderlo – e del resto non saprebbe. Col “golpe” di febbraio, non dichiarato ma sotto gli occhi di tutti. Dopo quelli contro la Serbia per il Kossovo, in Libia e in Siria.
L’Europa è non da ora infetta dal terrorismo. Che non ha voluto arginare e sradicare. Né in casa né fuori, ai sui confini, in Palestina, in Nord Africa, in Medio Oriente. Il terrorismo anzi ha di fatto favorito, finanziandone e armandone le imprese in Libia e Siria – nel Kossovo fa capo a un capomafia.  
Vittima da due generazioni di una crisi demografica, vi ha posto rimedio aprendosi a un’immigrazione senza limiti. Un’ondata senza precedenti nella storia, per vastità e sregolatezza. Si dice un assalto organizzato, di grandi masse, in realtà è un’apertura cinica a una forza lavoro di tipo schiavista. Per il beneficio degli affaristi, senza nessuna cura degli squilibri sociali e culturali che si introducono. 

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