Un ricco volume di serial tv, e
incontri con registi (Solanas, Loach, Olmi, Wenders), con Storaro e con Piovani,
per amatori e non. Con un’accattivante “felliniana”: le interviste con Jean Gili, che insegna cinema a Parigi, della rivista “Positif”, disegni, tratti dal “Libro dei sogni”, qualche curiosità. La parte migliore. Malgrado le solite scemenze (coinvolto
pure Gianni Canova: argomenta che Fellini profetizzò il berlusconismo – non il
sindacalismo asfittico?).
La cosa migliore di questa parte
migliore è di Gianfranco Angelucci, che fa la lista delle donne del vitellone .
Che però dovrà aggiornare, Anita Ekberg non ne ha lasciato morendo un buon
ricordo: “Apparentemente gentile”, aveva confidato
a Emilia Costantini, “in realtà un despota. In privato era un disastro… non
aveva rispetto delle donne” - era solo “affamato di sesso” e di “prestazioni
particolari”.
Fellini, il cinema, le donne, “Micromega”, dicembre 2014, pp. 215 €
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