domenica 11 gennaio 2015

La Marinomics e il Pd in redazione

Il sindaco di Roma Marino scompare in America per una lunga vacanza. Lasciando a Roma i vigili e le maestre comunali in rivolta, a cui ha voluto tagliare alla Reagan le retribuzioni - si dice il salario accessorio ma è la metà della retribuzione. E il bilancio comunale vuoto: quello che ha fatto votare la notte prima della partenza non esiste, nessuno lo ha visto e nessuno lo trova.
Sui fatti, pazienza. Può darsi che qualche ragioniere il bilancio lo abbia scritto, e poi sia andato in vacanza, anche lui - un bilancio si trova sempre, tanto sono tutti pro forma. Anche sui tagli: può dardi che un Reagan sia quello che ci vuole a Roma, che tagli le retribuzioni di (quasi) la metà. Chi l’avrebbe mai detto? Una Marinomics cui Reagan non sarebbe mai arrivato, dimezzare le retribuzioni dicendole salario accessorio (sono la forfetizzazione degli straordinari). Ma i tempi, certo, sono cambiati.
Se non che quest’uomo, sbeffeggiato dalla cronache romane di “Repubblica”, “Messaggero” e “Corriere della sera” fino all’altro ieri per ogni suo passo, è solo trattato con rispetto da quando è – forse – l’unico onesto rimasto nel Pd romano. Che prima se ne voleva assolutamente liberare, e all’improvviso se ne è fatto una bandiera.
Nemmeno una barzelletta sulla sua lunga vacanza in America. Nemmeno si sa dove, irreperibile. Nemmeno una riga sul perché le maestre e i vigili protestano. Nemmeno un battito di ciglia di indignazione per il bilancio fittizio. Da non credere, che i grandi giornali siano fatti dalla federazione romana dl Pd. Ma basta leggerli – sempre meno.

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