È il primo dei quaderni illustrati
del pittore per i bambini, anche cresciuti, regalato nel 1969 alle due nipotine,
e forse il più gustoso – anche per l’edizione, semplicemente sontuosa.
Filastrocche, indovinelli, calembours,
rimette, assonanze, allitterazioni si inseguono dinamitardo la lingua, fino a
costruirne l’essenza, il gioco. Tanto vero e imprevedibile. Un caleidoscopio di
sensi, suoni, figure, degli stessi suoni in qualche modo, e degli stessi sensi,
l’artista si diverte e diverte. Con effetto pedagogico forte, è una lettura che
incide: è un’altra analisi logica, e anche grammaticale..
Toti Scialoja, Tre per un topo, Quodlibet,
pp. 112 ill. € 18
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