La summa del convivere “in pubblico” contemporaneo. Droni,
videocamere, microfoni, media, new media, social media, viviamo ormai in un
dentro-fuori, anche in camera da letto, anche nel bagno. Sorvegliati con
strumentazioni ad hoc, ma di più esposti autonomamente, come un bambino che si
scopra la pancia.
Un piccolo-grande voyeurismo-esibizionismo. È il panottico di
Fourier, l’utopia che non si dice più. Carceraria o forse liberatoria. Ne
discute col liquido Bauman, il sociologo canadese David Lyon, animatore di un
New Transparency Project e di un Surveillance Studies Centre, che premette alla
conversazione un saggio deprecatorio, con vecchio passo antimonopolista e
anticapitalista.
Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida, Laterza,
pp. XXVII-159 € 16
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